Avegno: l’Abisko d’Italia in Liguria

Si è aperto un nuovo capitolo di vita e ad ospitarlo questa volta è Avegno, un borgo ligure in provincia di Genova dove immergersi nella natura e nella tranquillità. Comune dal 1797, è ancora oggi costituito da 5 centri abitati:

  • Molino Nuovo
  • Avegno Chiesa
  • Testana Chiesa
  • Salto
  • Vescina

Ad oggi gli abitanti censiti sono 2520 e sono dislocati in questo territorio la cui morfologia è strettamente collinare. Ma perchè ho definito Avegno l’Abisko d’Italia? Perchè, come sapete, nei paesi del Nord, in particolare in Lapponia, nei mesi invernali non si vede la luce del sole. Nella vallata di Arbora, una frazione del paese, è più o meno la stessa cosa!

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Cosa vedere ad Avegno

La storia ha lasciato testimonianze visibili ancora oggi. Anticamente feudo dei Malaspina, ha fatto parte dei domini della Repubblica di Genova fino all’indipendenza conquistata in epoca napoleonica. La storia è presente anche nello stemma comunale, dove compare una campana, a simboleggiare la maggiore attività produttiva della zona.

A testimoniare questo fatto ad Avegno sorge il Museo delle Campane. La struttura è stata inaugurata nel 2012, all’interno degli edifici storici della famiglia Picasso che, dal 1594, ha portato avanti questa tradizione. La zona del Golfo Paradiso è rinomata per quest’attività. Infatti, insieme ad Uscio dove si producono orologi da campanile, Avegno ha contribuito alla denominazione di quest’area come la Valle del Tempo.

Sono le chiese le maggiori attrazioni architettoniche del paese. Quella di San Pietro risale addirittura al 1200. La chiesa di Santa Margherita di Testana ospita, invece, un altorilievo di origine fiamminga, raffigurante la Storia della Crocifissione di Cristo.

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Cosa fare nel borgo: sentieri ed escursioni ad Avegno

Grazie alla conformazione del territorio, è possibile sfruttare le stradine che si inerpicano per i colli per fare escursioni e trekking. Le vette maggiori si ritrovano nel Monte Caravaggio (507 m slm) dove trovare anche l’omonimo santuario e il Monte Bello (657 m slm).

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Sono molte le mulattiere che collegano Avegno ai punti panoramici più belli di questo versante ligure. Ad esempio, la via che da Rapallo conduce al Monte Bello è un’escursione facile, che consente in circa 5 ore di raggiungere la vetta, passando per la chiesa di Ruta e per le piane di Caravaggio. Il panorama che si potrà ammirare dalla vetta è unico e spazia da Sestri Levante a Recco, con la riviera di Ponente che fa da sfondo. Un tratto di questa strada fa parte dell’antica via del mare, o Via del Sale, che qualche anno fa ho percorso.

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Curiosità ed etimologia

Avegno, posto al centro della vallata di Recco, è da sempre il collegamento fra il mare e l’entroterra. Grazie a questa posizione strategica, è da sempre stato scelto come insediamento di popolazioni fin dal Neolitico. La storia narra che il nome di questa località derivi dalla maestria che gli abitanti hanno sempre avuto nell’intrecciare le cavagne.

La spiegazione più plausibile la si deve al Dizionario Toponomastico UTET che lo collega al fondo rustico anticamente appartenuto ad Avenius. I romani, infatti, riorganizzarono il territorio ligure e realizzarono una strada che da Recco portava alla Val Fontanabuona, passando appunto per Avegno.

Il gemellaggio con l’omonimo comune svizzero è invece frutto di un errore postale. Una lettera indirizzata alla località ligure, negli anni ’70 finì nella Svizzera italiana. Da questo equivoco nacque una preziosa amici, ancora oggi celebrata con feste e visite.



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