Pontremoli, o Puntrémal in dialetto Lunigiano, è una località molto particolare, solo per il fatto che è stata spartita tra Emilia, Liguria e Toscana così tante volte, da avere ancora adesso crisi d’identità. La posizione geografica fra i fiumi Magra e Verde, non ha aiutato questo borgo nel corso della storia, durante la quale è stata ripetutamente rasa al suolo e ricostruita, senza mai perdere la sua forza. Ogni anno vede passare molti pellegrini diretti verso Roma percorrendo la Via Francigena, o al termine della loro Via degli Abati iniziata a Pavia. E cosa può allietare dei pellegrini stanchi e affamati? Una pausa al Caffè degli Svizzeri.
La dolce invasione dei Beeli e Aichta
Durante una delle scorribande subite nel corso degli anni, una ha lasciato qualcosa di particolarmente buono. Si, perché questa è stata una dolce invasione, che ha portato la famiglia Beeli e i fratelli Aichta dalla Svizzera, direttamente a Pontremoli.
Era il 1842 e si stabilirono nella medievale torre di Cacciaguerra per aprire una pasticceria e drogheria. Lo stile liberty degli arredi regna sovrano ancora oggi, dopo i rinnovi del 1905. L’attuale caffè risale all’ampliamento accanto alla drogheria del 1925. Da quel momento Pontremoli divenne un punto d’incontro per i borghesi e gli intellettuali dei paesi limitrofi, un luogo dove degustare prodotti di qualità in un ambiente dall’atmosfera ricercata. Sembra che il tempo si sia fermato al Caffè degli Svizzeri e sorseggiare un caffè è quasi come tornare indietro di cento anni.
Gli Amor del Caffè degli Svizzeri
Fra i prodotti di spicco si trovano gli Amor, pasticcini con panna montata e liquore o la classica Spongada, il dolce ricoperto di frolla con un ripieno di frutta secca, cacao e spezie, tutto preparato seguendo le ricette originali custodite dal 1841.
Gli abitanti del paese conoscevano tutti il famoso Giovanni Steckli, discendente dei fondatori. Lo hanno sempre descritto come una persona riservata, nonostante di avvenimenti da raccontare ne abbia visti molti. Lui però, preferiva dedicarsi alla sua passione, quella per la pasticceria, che ha coltivato per tutta la sua vita. Torrone, torta di mandorle, praline al cioccolato, il banco del Caffè degli Svizzeri è sempre rifornito dalle più gustose leccornie.
Lungo i Cammini della Lunigiana
Persino i pellegrini più stanchi ed affaticati si ritrovano qui per concedersi una fetta di spongada. Si sa, è un dolce energizzante e ideale per i camminatori in cerca di riprendersi dagli sforzi. Questa torta risale al medioevo, quando si trovarono i primi testi contenenti testimonianze, nell’abbazia di San Colombano a Bobbio, proprio lungo la Via degli Abati.
Come sempre è l’Amor a vincere su tutto, ed è proprio questo dolce ideato dagli Svizzeri ad attirare golosi da tutt’Italia. Viene subito da pensare alle signore borghesi dell’epoca intente a degustare questo pasticcino con la grazia necessaria a non far cadere la crema al suo interno, ma assaporandone ogni gusto con minuziosa attenzione. Il Caffè degli Svizzeri è un luogo ricco di storia, dove anche un semplice caffè racconta vicende perse nel passato, ma che di certo non lasciano l’amaro in bocca.