Firenze – #cercamiinpiazza Short edition

Era l’alba di un comune giovedì di gennaio, quando mi affacciai dal mio balcone, in attesa di vedere il mio amato. Ah no, quella era un’altra città e un’altra storia. Qui, invece, sono le sei del mattino e sono in macchina con un assonnato genealogista; direzione: Firenze.

Ponte Vecchio

La giornata inizia nel migliore dei modi: colazione con la travolgente californiana Elena al Malaleuca, una caffetteria australiana a pochi passi da Santa Croce. Cominciare la giornata con un Chai Latte e una ventata di energia positiva, non ha prezzo.

Malaleuca Bakery e Bistrot
Lungarno delle Grazie, 18, 50122 Firenze FI

Ora ho le forze per intraprendere il mio tour esplorativo che, come spesso accade, va aldilà delle attrazioni più turistiche, per dirigersi verso le mete più insolite. Avete già sentito parlare dell’Importuno di Michelangelo? Bene, vi racconterò qualcosa. Sull’angolo fra Palazzo Vecchio e la Galleria degli Uffizi, si scorge il volto di un uomo scolpito nella pietra. Leggenda narra che si tratti proprio di un’opera di Michelangelo che, passando spesso per Piazza della Signoria e vendendo spesso fermato da un individuo che lo importunava con inutili storie, decise di ritrarlo per sempre nella memoria della città.

Clet e i musei a cielo aperto

Può un semplice cartello stradale, diventare un’opera d’arte? Si, se dietro c’è Clet. Artista francese, ma di adozione toscana che inizia il suo percorso artistico nel mondo della pittura, per poi dedicarsi alla sticker art, la street art che usa come mezzo di espressione gli adesivi. Da anni giro le città alla ricerca dei suoi cartelli e ogni volta che ne vedo uno, sorrido: strana reazione? Possibile, ma quando che qualcuno riesce a creare magia uscendo dagli schemi, bè io mi sento felice. E lui, quando è felice? In realtà gliel’ho chiesto sul serio, quando, nel pomeriggio, sono riuscita ad incontrarlo nel suo studio. Forse l’ho colto alla sprovvista, non credo si aspettasse una domanda del genere dalla prima che entra nel suo rifugio. Fatto sta che, da una semplice domanda, mi sono fatta una bella chiacchierata con il mio artista contemporaneo preferito. Fortunata no?!

Clet a Firenze

#cercamiinpiazza short edition

Già che ci siamo, perchè non approfittarne? Mando un messaggio al mio genealogista, dandogli un appuntamento per pranzo in questo luogo:

Dove gli amanti si conobbero e dove non vennero corrisposti
Dove le margherite di disegnano con la precisione di Giotto

Casa di Dante

Non ha tardato a capire che si trattava della piazzetta all’incrocio fra Via Dante Alighieri e Via Santa Maria dei Cerchi. La prima, luogo natale dello scrittore, mentre la seconda, famosa per la chiesa di Santa Maria dei Cerchi, luogo dove Dante incontrò per la prima volta Beatrice e dove ancora oggi, giovani innamorati lasciano struggenti lettere di speranza. Ma non ho condotto il mio genealogista qui per rimembrare antiche storie d’amore, ma bensì per far si che assaggiasse il famoso Panino col Lampredotto di Vinattieri.

Da Vinattieri
Via Santa Margherita, 4/6r, 50122 Firenze FI

Panino al Lampredotto di Vinattieri

Il racconto del Genealogista

Corro…passo veloce e respiro corto, è quasi l’una e gli uffici stanno per chiudere; il tempo è coperto a Firenze e l’aria è rafferma e fredda come solo in un mattino invernale può essere. 

Ho lasciato la mia cuoca vagabonda alla Stazione di Sesto Fiorentino qualche ora prima dove ha preso il primo treno utile per arrivare da sola nella seconda capitale del Regno d’Italia e potersi perdere gioiosamente tra gli odori delle carni e delle vinerie. 

Sono davanti alla Rotonda del Brunelleschi quando svolto bruscamente all’angolo in Via dei Pilastri e il cellulare vibra; sblocco, un messaggio:

“Dove gli amanti si conobbero e dove non vennero corrisposti…dove le margherite si disegnano con la precisione di Giotto…”

“Infame!” penso “questo è un invito a pranzo…mi ha rubato l’idea!”. Per la seconda indicazione sono troppo di corsa o forse troppo pigro per ragionarla ma la prima dovrebbe essere sufficiente!

Lavoro finito e uffici finalmente chiusi! 

Corro…passo veloce e respiro corto, salto perfino un piccolo fosso in Via dei Pandolfini che ora mi sembra infinita e infine mi ritrovo all’angolo di un vicolo, sotto la Torre della famiglia Giuochi, dove tra i palazzi quattrocenteschi è racchiusa il luogo degli “amanti non corrisposti”, la Chiesa di Dante e Beatrice…ma io sono stato più fortunato… lei è lì che mi sorride.

https://www.lastregabotanica.it/due-giorni-toscana/



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *