Ghee: il burro chiarificato come elisir ayurvedico

Una parola di origine sanscrita (घृतम्) che indica quel prodotto da noi conosciuto come burro chiarificato. Il ghee è considerato uno degli alimenti più importanti nella cultura ayurverdica per delle sue numerose proprietà. Basti pensare che la sua prima testimonianza risale a più di 6000 anni fa.

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Cos’è il ghee e a cosa serve

Il ghee è un alimento tipico della cucina indiana a base di burro privato di quella parte di acqua e di proteine tipiche del prodotto fresco. Il risultato è un prodotto costituito da grassi saturi, per una percentuale pari al 99%, contro l’82% di un classico burro. Questa tipologia di grassi aiuta le cellule del corpo umano a rimanere protetta, assicurandone il corretto funzionamento.

Si tratta di una ricetta tipicamente ayurvedica, oggi utilizzata anche nelle cucine dei più moderni ristoranti, proprio per via di alcune sue qualità. Infatti, il ghee, resiste in modo ottimale alle alte temperature, ragion per cui viene spesso impiegato in fritture (la cotoletta alla milanese viene fritta nel burro chiarificato).

Si tratta di un toccasana per la salute umana grazie al suo contenuto di omega-3 e omega-6, nonché di vitamine, minerali e antiossidanti. Tutte queste caratteristiche vanno ad aggiungersi alla sua capacità di favorire la digestione, prevenendo infiammazioni e tonificando dopo periodi di convalescenza.

Il burro chiarificato in ayurveda

Il ghee viene citato all’interno d due importanti testi ayurvedici: il Darhmasutra e la Bhagavadgita. Un alimento di origine divina, per la precisione dal dio Prajapati, il creatore della vita. L’origine del ghee è anche di natura pratica; trattandosi di un prodotto originario dell’India meridionale, la popolazione si trovò costretta ad ingegnarsi per trovare un metodo di conservazione che non richiedesse refrigerazione.

Secondo la filosofia ayurvedica il ghee è un Rasayana, ossia un alimento ideale per mantenersi giovani e per favorire il ringiovanimento cellulare. Aiuta a rendere la pelle luminosa, migliora la vista e aumenta Agni, ossia il fuoco digestivo. È in grado di aumentare l’Ojas, la forza vitale di ogni singolo individuo.

Il burro chiarificato è adatto a tutti i dosha, in particolare aiuta a pacificare Pitta e Vata. Il gusto del cibo in ayurveda viene definito Rasa e quello del ghee è dolce, Madhura. Viene definito Anupānam, ossia aiuta nell’assorbimento dei medicinali lipofili derivanti da materie prime vegetali. È naturalmente privo di lattosio, quindi indicato anche in caso di particolari regimi alimentari. Un vero elisir di lunga vita, grazie alla sua capacità di rinnovare e rigenerare le cellule.

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Come si prepara il ghee a casa

Una regola fondamentale è quella di assicurarsi di utilizzare una materia prima di ottima qualità. Solitamente, quando preparo il ghee a casa utilizzo un burro di malga, anche al gusto si noterà la differenza. Ecco come realizzarlo a casa:

  • Sciogliere il burro in un pentolino a fiamma bassa, in modo da far evaporare completamente l’acqua. Lasciar scaldare fino a quando si noteranno dei depositi color nocciola.
  • A questo punto è necessario filtrare con una garza alimentare il prodotto ottenuto, dopo averlo fatto riposare dai 5 ai 10 minuti.
  • Riporlo in un contenitore in vetro chiudibile.

Cercando su internet troverete molte versioni dove vi si dirà di tenerlo in frigorifero. Secondo l’ayurveda, ma anche secondo la scienza che sconsiglia un’esposizione all’umidità, sarebbe più opportuno riporlo in un luogo buio e a temperatura ambiente.

Molte di queste nozioni le ho apprese durante il seminario che ho svolto diverse settimane fa presso il centro Yoga in Oltrepò, un’esperienza che consiglio a tutti di provare!

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