Già lo so, storcerete il naso non appena metterò la lista degli ingredienti, ma in mia difesa vi posso dire che è uno dei migliori piatti che abbia mai provato durante i miei viaggi. Celebrato da romanzi, proclamato sport con il ‘lancio dell’haggis’, è presente su ogni tavola scozzese. In giro per la nazione troverete addirittura patatine, cioccolato e gelato al gusto haggis scozzese (il mio unico rimpianto è non aver provato quest’ultimo). Non state più nella pelle, vi vedo, ora vi svelo di che si tratta.
L’haggis è il piatto tipico della Scozia ed è un insaccato composto da interiora di pecora, farina d’avena, cipolle, sale e spezie. Viene cucinato all’interno dello stomaco della pecora che conferisce un sapore ancora più deciso ed è sempre accompagnato da neeps and tatties (rape e patate). Potete condirlo con molteplici salse, ma mi sento di consigliarvi quella al Whisky.
Piccola nota fuori campo: differenza tra whisky e whiskey
La differenza sta nel processo di produzione. Il whisky è distillato due volte ed è tipico della Scozia, mentre il whiskey viene distillato tre volte ed è tipicamente irlandese.
Ne avrò provati una decina, quello che più mi ha colpita è stato quello di thehaggisbox semplice, pochi ingredienti, ma freschi e ben bilanciati.
Ricordatevi che il 25 gennaio, Burn Night, la cena dovrà essere esclusivamente costituita da haggis scozzese, in onore dell’autore che l’ha proclamato piatto nazionale. Inutile dirvi che l’accompagnamento perfetto è quello di una birra e del suono di una cornamusa, ma ha sempre il suo perchè!
- DifficoltàMedia
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di cottura5 Ore
- Porzioni6
- CucinaScozzese
Ingredienti
- cuore di pecora
- polmone di pecora
- fegato di pecora
- stomaco di pecora
- 2cipolle
- 300 gfiocchi di avena
- 300 gstruttto
- 1/2 lbrodo di carne
- noce moscata
- coriandolo
- 1cannella in stecca
- sale
- pepe
- olio di arachide
Preparazione
Lavare molto bene le frattaglie e cuocerle per 2 ore a fiamma lenta.
Far raffreddare, tritare e mescolare ai fiocchi di avena.
Sbollentare anche le cipolle tagliate finemente; una volta morbide, conservare l’acqua di cottura. Unire tutti gli ingredienti ed amalgamare. Il risultato finale dovrà essere un composto morbido, ma anche sodo. Se dovesse servire, unire acqua di cottura. Se dovesse servire, unire acqua di cottura.
Ora è il momento di farcire lo stomaco (o il budello). il ripieno dovrà arrivare a 3/4 della sacca. Nel momento della chiusura è bene assicurarsi di non avere le presenza di aria all’interno, altrimenti scoppierà in cottura.
Altro accorgimento per evitare che l’haggis esploda è quello di bucherellare la superficie con un ago. Cuocere 3 ore in acqua salata e servire con purea di patata e rape.
Sicuramente una ricetta in cui non mi cimenterei mai in cucina perché penso sia molto difficile da realizzare, ma giuro che da toscana lo assaggerei molto volentieri
Che bello che non hai preconcetti! Mi sembri molto aperta a queste idee ed è una cosa bellissima, perchè l’haggis è davvero buono!
Sono d’accordo al 100% con te: anche per me l’haggis è uno dei migliori piatti che abbia mai provato in viaggio. Pensa che in tanti non lo assaggiano per “paura” degli ingredienti, ed è un vero peccato perché non sanno cosa si perdono!
Non credo però che proverò a farlo da zero perché date le mie limitatissime doti culinarie potrei fare un vero e proprio disastro 😉
No ma anche per le materie prime. Dovresti perdere giorni solo per cercarle! Comunque è vero, anche leggendo i commenti, tutti hanno ‘paura’ degli ingredienti e allora lasciano perdere!
Io non ho avuto neanche bisogno di leggere la lista degli ingredienti per storcere il naso, perchè so benissimo cosa è l’haggis. Me lo hanno propinato un paio di volta durante i miei viaggi in Scozia, ma mi sono rifiutata di assaggiarlo, mentre mio marito è stato così avventuroso che non solo lo ha mangiato, ma lo ha anche gradito!
Ma è così per tutti. Nessuno lo vuole assaggiare, ma quando lo si mangia, piace a tutti!
Io purtroppo conoscevo gli ingredienti dell’Haggis e per questo motivo quando sono andata in Scozia non ho avuto il coraggio di assaggiarlo. Il mio compagno di viaggio invece l’ha mangiato con molto gusto. Sarà questione di preconcetti! A volte meglio mangiare senza sapere…
Hai perfettamente ragione! Io non riesco a mangiare cose di cui non conosco la composizione, ma poi, anche se dovessero dirmi che sono formiche (come in Messico), l proverei lo stesso! Però è proprio vero che la mente fa tanto..
Mi piace assaggiare i piatti tipici delle zone che visito ma questo non mi attira proprio leggendo gli ingredienti. Sicuramente mi sbaglio e sarà buonissimo però al momento non mi convince affatto.
In realtà è davvero uno dei piatti più buoni che abbia mai mangiato!
Di solito mi piace assaggiare i piatti del posto, ma questo probabilmente lo salterei. Non amo le interiora, ma a chi piace sicuramente è una ricetta da prendere in considerazione. 🙂
Tutti salterebbero questa prelibatezza e capisco il motivo, perchè la mente prevale sempre, ma ti assicuro che è davvero ottimo!
Alla fine le frattaglie sono il comfort food di una volta, e sicuramente più genuino di quello che mangiamo oggi. Non conoscevo questo piatto ma io odiavo il fegato con tutto il cuore, ma poi ho avuto occasione di assaggiarlo in piatti come questo e mi sono ricreduta! QUINDI LO PROVERO’
Oh ecco una prova di coraggio come si deve! Sono felice che tu abbia deciso di affrontare quelle che per la mente sono paure, ma che in realtà sono solo condizionamenti!
Uno dei piatti che, proprio perché non amo le interiora degli animali, non ho mai provato in Scozia. Esiste anche la versione gallese chiamata Faggots che usa però il maiale al posto della pecora.
Non credo mi cimenterei mai a farlo da zero ma complimenti a te per averlo fatto!
Non ti dico la fatica nel trovare gli ingredienti, la parte peggiore è stata proprio questa!
Effettivamente leggendo gli ingredienti non lo proverei ma mi fido del fatto che a te piace molto e lo assaggerei . Per contro, il mio compagno lo sdorerebbe dal primo istante .