Ormai conoscerete tutti la zona delle Quattro Province. Per chi si fosse perso le puntate precedenti, ecco un breve riassunto: Pavia, Alessandria, Genova e Piacenza sono accomunate da simili fattori. Tradizioni, ricette, vicende storiche, sono il filo conduttore di una popolazione profondamente legata alle proprie origini. Tra tutti i bellissimi borghi che si trovano in queste zone, si possono scorgere anche paesi fantasma: luoghi abbandonati, dove tuttavia si respira ancora l’atmosfera dei tempi che furono. Iniziamo questo viaggio tra case disabitate e leggende tra le Quattro Province.
Connio Vecchio e Chiapparo – Val Borbera
Carrega Ligure è un paese in provincia di Alessandria, l’unico compreso nel Parco naturale dell’Alta Val Borbera. Connio è situato in una posizione strategica, era sul promontorio che divideva il corso di due fiumi, il cuneo, da cui prende il nome. Era anticamente abitato dai contadini della vallata, emigrati nelle città dopo la Seconda Guerra mondiale, per cercare fortuna. Chiapparo è un altro dei paesi fantasma di Carrega. Ci sono poche informazioni sulla storia della sua fondazione; ad oggi resta ben poco del borgo originale, ad esclusione di un affresco dedicato a San Giuseppe e San Rocco. Percorrendo i sentieri della zona, si raggiungono i Casoni dei Risciotti, tre fabbricati tra Magioncalda e Chiapparo. Queste costruzioni sono antichi essiccatoi ormai in disuso, utilizzati fino alla metà del secolo scorso per far seccare le castagne raccolte nei boschi circostanti.
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Senarega – Val Brevenna
Anche Senarega era un presidio situato lungo la Via del Sale. Si sviluppa attorno al Castello dei Fieschi e alla sua torre quadrata, ed anticamente fu un importante centro medievale. Lo testimonia il ricco patrimonio architettonico e artistico ancora ammirabile. Inoltre, a Senarega, vi è la sezione etnologica del Museo Storico dell’alta Valle Scrivia. All’interno dell’antica stalla sono esposti oggetti della vita contadina. Oggi risulta abitato solamente nei mesi estivi, per questo si sta cercando di recuperare il patrimonio attraverso restauri. Degno di nota è l’antico ponte in pietra, che scavalca il Rio dell’Orso proprio nei pressi della Cappelletta di N.S. delle Grazie, ingresso al borgo.
Rovaiolo Vecchio – Val Trebbia
Spostiamoci in provincia di Pavia, al Brallo di Pregola. Siamo nel dopoguerra e la popolazione viene evacuata per pericolo frane del Monte Lesima. Di punto in bianco tutti i contadini si trovarono a dover abbandonare le loro vite; è così che oggi possiamo ancora vedere le tavole apparecchiate e i letti pronti per dormire. Il tempo si è fermato in questo paese. Meta di molti escursioni e ciclisti, è stato in passato punto strategico per pellegrini e mercanti della Via del Sale. Anticamente la zona era abitata da popolazioni Celtiche e Liguri. Infatti il toponimo di Brallo è di origine celtica e significa ‘pascolo’.
Consiglio spassionato: passando dal Brallo, fermatevi al Panificio Artigianale di Fabio, il Panettiere Volante
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Riola – Val Trebbia, Valle Scrivia
Siamo sul versante genovese, a Torriglia, in un borgo che si divide in tre agglomerati: Riola di Sopra, si Mezzo e di Fondo. Il Mulino delle Bande, abbandonato da molti anni, deve il suo nome al banditismo ottocentesco in questi luoghi. Alcune abitazioni conservano gli arredi ed è possibile vedere i vecchi materassi riempiti con foglie di mais. Nella chiesa sono ancora visibili gli affreschi, occorre comunque fare attenzione durante la visita a tutti i ruderi a causa delle condizioni precarie. La vallata offre molti percorsi di trekking come l’anello di Pentema o quello di Torriglia.
Ceregate – Valle Staffora
Tra i paesi fantasma delle Quattro Province, in Valle Staffora, troviamo Ceregate. Disabitato da ormai trent’anni, torna a vivere due volte all’anno in occasione di celebrazioni religiose. Sullo sfondo il Monte Lesima sbuca tra l’Appennino e le montagne ricordano quelle delle vicine Val Borbera e Val Boreca. Porte aperte lasciano intravedere il mobilio lasciato all’interno delle abitazioni, mentre all’esterno le piante hanno ormai ricoperto tutte le superfici. Anche qui sembra che il tempo si sia cristallizzato e che qualcuno possa sbucare da una porta chiedendovi di andarvene da un momento all’altro.