Da un po’ di tempo a questa parte, si sta assistendo ad un progressivo ritorno alle proprie origini. Si sta diffondendo sempre di più la cultura della riscoperta delle tradizioni locali. In particolare, nelle valli alpine della provincia di Torino, della Savoia e dell’Alta Savoia si sta ponendo l’attenzione sui prodotti di montagna.
Grazie all’iniziativa Montagne à la carte, progetto di Turismo del Gusto/ Tourisme du Gout, questi prodotti di montagna sono diventati il fulcro del Turismo del Gusto che vuole valorizzare queste tradizioni gastronomiche locali. Ho potuto partecipare attivamente ad alcune di queste attività grazie a Turismo Torino, che mi ha permesso di visitare l’incantevole Valle di Lanzo e una porzione di Canavese.
La toma della Valle di Lanzo
Sarebbe meglio dire Valli di Lanzo. Si tratta infatti di tre vallate: la Valle Grande di Lanzo, la Val d’Ala e la Valle di Viù. In quest’ultima si trova Usseglio, un comune di 200 abitanti che deve il suo nome alla tradizione celtica. Uxeilos significa posto in alto, ed è proprio lì che si trova, in una posizione strategica con un ottimo controllo sul territorio circostante.
Questa valle è conosciuta per la Toma, un formaggio a latte vaccino a pasta molle o semidura. l’Alpeggio Didattico Menzio offre la possibilità di vivere una vera esperienza da malgaro per capire come si produce e quali sono le fasi di realizzazione di questo prodotto di montagna tanto radicato nella cultura locale, quanto buono in un risotto. Oltre alle attività e alle merende, è qui possibile anche soggiornare all’interno di una Stars Box. Ne avrete sentito parlare e ultimamente stanno spopolando queste piccole casette in legno nel mezzo della natura. Un modo più comodo di praticare camping, godendosi la notte stellata, senza rinunciare al comfort.
Il mio soggiorno è però previsto in una struttura in paese. Aprendo la finestra della camera, sembra di essere fuori dal mondo: vista sulle montagne e suono del torrente che scandisce il tempo che sembra essersi fermato. l’Hotel Ristorante Furnasa è una di quelle realtà che ha aderisce al progetto del Turismo del Gusto e offre la possibilità di degustare i tipici prodotti di montagna scegliendo fra due tipi di menù da 25€ o 35€.
I prodotti di montagna di Usseglio
Teletrasportata nella cultura locale, mi trovo a degustare le ricette tipiche di questa zona. Tra una tartare di fassona accompagna dalla toma blu di Lanzo e un piatto di gnocchi alla fonduta di toma, mi lascio guidare in questa cucina semplice, ma sentita. Si sente, infatti, ad ogni boccone la passione per questo territorio. Ciliegina sulla torta: l’Erbaluce di Caluso 2018 servito con gli antipasti, è stato amore a primo sorso.
Un pomeriggio interessante alla scoperta dei dolci locali: i torcetti al burro e le paste di meliga. La Micà è la panetteria di Usseglio che produce questi due biscotti. I torcetti di Lanzo sono un’evoluzione dei grissini. Avreste mai pensato che un prodotto da forno salato potesse diventare un biscotto ricoperto di zucchero? Così è stato. Come tante altre eccellenze di questo tipo, anche i torcetti nascono come ‘termometro’ per misurare la temperatura dei forni per il pane. Solo successivamente vennero aggiunti zucchero e burro, un tempo ingredienti troppo costosi. Le paste di meliga sono invece a base di farina di mais grezza, ottime con lo zabaione. In questo forno tutto si fa manualmente e tutto secondo la tradizione locale.
Verso il Canavese a scoprire il Fricandò
Il Canavese è un territorio della provincia di Torino a confine con la Valle D’Aosta. Dal punto di vista culinario, infatti, mescola la tradizione piemontese a quella aostana, creando una gastronomia degna di essere provata. Prima di dedicarmi al cibo, ho avuto l’occasione di visitare la Pieve di San Lorenzo di Settimo Vittone. Si tratta di un complesso paleocristiano unico nel suo genere. Al di là dei bellissimi e suggestivi affreschi di santi e di scene storiche, è anche un punto di snodo della Via Francigena. I recenti scavi hanno portato alla luce molte scoperte, come livelli sotterranei, tombe di re e regine (si trova qui la tomba della regina Asgarda) e anche esempi di sepolture anomale, ossia quelle riservate a streghe o peccatori.
Al ritorno in paese, fra perfetti esempi di viticoltura eroica dove il Nebbiolo viene coltivato su terrazzamenti per la produzione del Carema, arriva anche il momento del pranzo. All’Osteria la Sosta degusto l’antipasto migliore che abbia mai provato. Una storia, quella di Ezio e Daria che è frutto di un amore a tre potremmo dire: loro due e la cucina. Così si sono incontrati e così continuano a vivere, deliziando i loro ospiti con prodotti di montagna e della tradizione piemontese.
Gli agnolotti fatti a mano riescono a raccogliere quel sugo così delicato e al tempo stesso saporito come fosse un abbraccio. Ma è il fricandò a sancire il mio totale innamoramento. Servito in una padella, questo piatto a base di carne di vitello, funghi porcini e cipolle è una scoperta ben più che piacevole. Un pranzo perfetto, in compagnia di ottime persone e a conclusione di un’esperienza memorabile.
Per scoprire tutte le altre strutture che hanno aderito al progetto Montagne à la Carte, vi invito a visitare il portale dedicato. Nel periodo invernale questo viaggio all’insegna del gusto si trasferisce sui tram storici di Torino, seguite le novità!
Indirizzi Utili
Hotel Ristorante Furnasa
Via XXIV maggio 16 – 10070 Usseglio (TO)
Osteria La Sosta
Strada Statale 26, 31 – 10010 Settimo Vittone (TO)
Alpeggio Menzio
Località Contissart – 10070 Usseglio (TO)
Panetteria La Micà
Via Lanzo 5 – 10070 Usseglio (TO)
Gnocchi e fonduta per me sono l’accoppiata perfetta, soprattutto in inverno ma anche in estate con l’aria frizzante della montagna! Conosco bene i piatti di cui parli e in particolare i formaggi, visto che abito in provincia di Cuneo e anche qui si producono tome molto simili. Se penso ora a queste cose buone, dopo un pranzo a base di carote crude, mi viene una fame!
Eh be direi che anche Cuneo non scherza in fatto di prodotti da urlo. Formaggi in particolare che sono il mio tallone d’Achille!
Che acquolina!! Devo dire che i prodotti del territorio da queste parti potrebbero anche essere mangiati come natura ,li ha creati, ma quando vengono preparati in maniera egregia come nella tua selezione diventano pura poesia!
Esatto! In questo tour infatti abbiamo prima degustato le materie prime in purezza e successivamente elaborate. Un’esperienza che consiglio!
Mi hai fatto proprio venire l’acquolina in bocca! Adesso ho voglia di mangiare i gnocchetti alla fonduta!! Oltre alle tipicità locali della mia provincia la polenta concia!
Ti assicuro che questi gnocchi erano fenomenali!
Sono gli articoli come questi che sono deleteri per la mia dieta; mentre lo leggevo ho avuto sempre l’acquolina in bocca e alla fine sono aumentata di due chili! Scherzo, ma non del tutto!
Ahahah! Ma che dieta, dobbiamo godercela questa vita! Spero sia stato anche d’ispirazione per un weekend fuori porta!
Non resisto ai sapori di montagna, soprattutto nei primi piatti, anche se mi sembra molto buono anche il fricandò. Sfido trovare un posto in montagna dove si mangi male.
Con i prodotti che hanno possono fare grandi cose, ma se non ci si mette amore e passione, il piatto non rende per nulla. Entrambi questi ristoranti, invece, sono stati una garanzia!
Riscoprire i piatti tradizionali è un ottimo modo per tornare alle origini . Grazie per questa scorpacciata
Vado sempre alla ricerca delle tradizioni perchè è da lì che si arriva a ciò che siamo oggi. Senza le origini non ci sarebbero i piatti che mangiamo oggi!
Gnocchi e fonduta contro caponata e cannoli… uno scontro tra titani. Mare o montagna? In Italia non ci manca nulla. Io abito in Sicilia ma in questo momento e leggendo il tuo articolo verrei con piacere dalle tue parti
E io dalle tue! In Italia l’unica cosa che non si discute è il cibo. Simbolo di unione e di tradizione, da sempre soddisfazioni!
Amo la fonduta! La mangerei con qualsiasi cosa!
E quanta fame che mi fai venire con questi articoli!
Anche io sono una fonduta lover! Anche solo su un pezzo di pane croccante sai che buona?!
WOWOWOWOW .. ho appena finito di pranzare ma dopo aver visto e letto questo articolo sono pronta per assaggiare quei gnocchi.. e quei funghi!! Madonna santa nn si può davvero!!
E guai a chi mi viene a dire che i gnocchi in estate non si possono fare perché fa caldo!
Io li mangio sempre in qualsiasi stagione!! Grazie davvero per questo articolo!
Grazie a te per l’entusiasmo, almeno so di non essere l’unica persona al mondo a dare di matto davanti ad un piatto di gnocchi!
Nonostante abbia letto questo articolo alle 10 di mattina dopo aver fatto una ricca colazione, mi è venuto un certo appetito 🙂
Amo i formaggi e sarei curiosa di assaggiare gli gnocchi alla fonduta di toma.
Mi ispira moltissimo anche il fricandò. Non lo conoscevo come piatto, ma essendo amante della carne (soprattutto quella di vitello) e dei funghi, credo che mi piacerebbe moltissimo. Sai che qui in Emilia-Romagna (zona Modena/Bologna) è una sorta di caponata di verdure. Infatti mia suocera mi dice spesso “oggi preparo un fricandò” e dentro ci mette patate, carote, zucchine, melanzane e cipolla e lo mangiamo come contorno.
Ma anche dalle mie parti nel basso pavese è fatto con verdure, per questo mi hanno spiazzata quando mi sono trovata davanti quel capolavoro (non che quello di verdure non mi piaccia!). Credo ne rimarresti soddisfatta!
Mamma mia, questo post fa venire l’acquolina in bocca! Questa iniziativa è davvero splendida, e poi in Piemonte non ci ho ancora messo piede. Sarebbe bellissimo iniziare da un bel tour gastronomico tra le valli! Non ho nemmeno mai provato la Toma, non ho idea di che sapore abbia e di sicuro comincerei da lì!
Ti posso dire che rientra nella mia top 3 dei formaggi preferiti, quindi corri subito in Pimonte a provarla!!!
Da buona piemontese e abitante proprio delle Valli di Lanzo…non mangio la toma! Infatti mi prendono tutti un po’ in giro! 🤦🏼♀️ Però adoro il fricandò! Ha dei sapori veramente unici e pazzeschi! Sei anche tu di queste zone o ci sei stata solo per una vacanza? A presto!
Solo per quest’evento, che però mi ha incuriosita talmente tanto, che credo tornerò. Anzi, ne approfitto, se hai posti da consigliare, dimmi pure!