Ricetta Malfatti alle ortiche: la De.Co pavese rivisitata

I malfatti sono un piatto tipico dell’Oltrepò Pavese. Solitamente sono a base di ricotta e spinaci, ma vista l’abbondanza di ortiche, ho pensato che questa sostituzione mi fosse concessa. La ricetta dei malfatti è presente in molte regioni italiane. In Toscana, ad esempio, prendono il nome di gnudi, e possono essere paragonati al ripieno dei tortelli di magro. Nel Basso Piemonte, nella zona di Novi Ligure, prendono il nome di Rabaton e, invece del pane, si utilizza la farina.

La storia narra che i malfatti nacquero per affrontare le carestie, infatti avevano come base l’utilizzo di erbe di campo e materie prime provenienti dalla terra, oltre a pane raffermo, uova e formaggio. La ricetta dei malfatti risulta essere così stagionale: cicoria selvatica, bietole, tarassaco, si utilizzava quello che si trovava in quel momento.

La versione pavese si è conquistata la De.Co, ossia la denominazione che tutela quei prodotti della tradizione locale. I malfatti di Fortunago, quelli classici a base di micca, biete e uova erano diffusi grazie all’economicità e alla disponibilità delle materie prime. Questi fattori hanno fatto si che si instaurasse un vero e proprio legame fra le famiglie contadine e questo alimento.

Da quel momento iniziarono a nascere diverse varianti, come quelli alla zucca o come questi che ho deciso di preparare, alle ortiche. Per il condimento, largo alla fantasia. Un classico ragù, del sugo di pomodoro, burro e salvia, ma anche un condimento a base di porcini, come la versione della Valle Staffora.

Come molti piatti della tradizione contadina, non esiste una vera e propria ricetta ufficiale, ma le famiglie la tramandano di generazione in generazione, personalizzandola. Il termine Malfatti è però rimasto sempre invariato. Dovuto alla loro forma irregolare, è proprio quello che li caratterizza. Possono essere più tondeggianti o leggermente squadrati, ma la sostanza non cambia.

ricetta_malfatti_alle_ortiche
  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di cottura30 Minuti
  • Porzioni4
  • CucinaItaliana

Ingredienti

250 g ortiche
1/2 cipolla bianca
200 g ricotta
100 g Grana Padano DOP
150 g pane grattugiato
20 g burro
1 uovo
noce moscata, sale, pepe

Passaggi

ricetta_malfatti

Per iniziare occorre lavare e sbollentare le ortiche per qualche minuto per eliminare le sostanze urticanti.

Dopodichè ripassiamole in padella con olio, burro e cipolla tritata finemente. Aggiustiamo di sale, pepe e noce moscata.

Eliminiamo il liquido in eccesso e tritiamo. A questo punto si possono unire gli ingredienti in una ciotola: ortiche, ricotta, pane grattugiato, uovo e parmigiano.

L’impasto deve risultare liscio, pertanto, se dovesse servire, è possibile aggiungere ulteriore pan grattato. Far riposare in frigorifero per 30 minuti.

Dare la forma caratteristica a piacimento, senza curarsi delle imperfezioni.

Far bollire in acqua salata e condire a piacimento.

A volte, ne preparo quantità maggiori e le congelo, in modo da averne pronti all’uso per le evenienze.

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20 thoughts on “Ricetta Malfatti alle ortiche: la De.Co pavese rivisitata”

  • I Malfatti li faccio spesso anche a Bali ( però senza le ortiche che qua non ci sono ) anzi, li ho fatti per la cena di Natale conditi con un sughetto agli asparagi e cipollotto ed erano buonissimi
    Grazie che ci regali sempre tante buone ricette !

  • Sinceramente non ho ancora mai provato l’ortica ma questa ricetta mi sembra davvero molto gustosa e anche la foto è alquanto esplicativa … ho già l’acquolina in bocca.

  • Non conoscevo i malfatti, è una ricetta che proverò a fare. Scopro sempre nuovi piatti locali, che bello!

  • Ci credi che non li ho mai assaggiati? Non sono amante della bieta e delle erbette quindi non li ho mai scelti ma ti devo anche confessare che in giro non sono nemmeno facili da trovare come piatto da assaggiare in ristorante! Sono curiosa adesso di dar loro una possibilità!

    • In effetti, se non a Fortunago o in ristoranti proprio specializzati, non si trovano da nessuna parte!

  • io infatti conosco gli gnudi come dici tu, ma forse perchè abitando nella liguria di levante arrivano le ricette toscane.
    E comunque l’alternativa agli spinaci con le ortiche mi piace molto, li devo provare!

  • Mi piacciono molto, li ho assaggiati in una fiera, e ho visto che a Milano ci sono dei negozi dove li puoi acquistare. Sono di spinaci, io comunque le ortiche a Milano non saprei proprio dove trovarle. Grazie dell’idea.

  • sai mai provati all’ortica, sarei curiosa di provarla però per sapere che sapore ha

  • Che aspetto invitante! Ti confesso che non li ho mai assaggiati e quo da me in Puglia difficilmente li troverò in qualche ristorante per cui salvo la ricetta per vedere se riesco a farli io in casa!

  • Interessante questa ricetta. Quindi al posto delle ortiche, volendo, si può usare la bieta o gli spinaci, giusto? Grazie

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