In viaggio in Giamaica: cosa non perdere

Prima tappa in terra straniera dopo aver vissuto un anno in Florida. Il mio viaggio in Giamaica è stato breve, ma intenso, giusto quel che serve per entrare nell’ottica della mentalità locale. Gioia, visi sorridenti, buon cibo e paesaggi senza pari. Ecco quello da non perdersi in Giamaica.

L’arrivo a Oracabessa: l’inizio del viaggio in Giamaica

Ammetto che è stato davvero difficile e sofferto l’arrivo all’aeroporto di Kingston. Molte ore di ritardo dall’aeroporto di Fort Laudardale, hanno fatto perdere quasi un intero giorno, ma l’accoglienza ricevuta, ha sistemato tutto il nervosismo accumulato. L’alloggio che ho scelto si trovava ad Oracabessa, una delle zone più belle dello Stato, collocata fra Port Maria e Ocho Rios. Il significato del nome di questa località è testa d’oro, in quanto importante stazione commerciale fin dall’epoca delle colonizzazioni spagnole.

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Una zona ricca a metà e, ovviamente, io ho scelto la metà più autentica e autoctona. Una lunga via piena di case e piccoli locali, mi ha portata alla mia casa per qualche giorno. Sembrava un sogno: amaca in giardino, piccola cucina e camera in stile zen misto giamaicano. Inutile dire che ci ho messo davvero poco a fare amicizia con il proprietario. Proprio lui mi ha consigliato di andare a visitare la famosa spiaggia di James Bond.

Un vero paradiso, scelto come location per il film del 1962 con Sean Connery e Ursula Andress. Ora però, è un luogo preso all’assalto dai turisti, per questo mi sono fermata in una piccola spiaggia, pochi passi prima di quella più conosciuta. Non c’era nessuno, solamente qualche anziano signore locale che giocava a dama. Impossibile descrivere la bellezza dell’ambiente e quelle acque cristalline come mai avevo visto. In fondo ero ai Caraibi, di cosa potevo lamentarmi?

Kingston: fra traffico, caffè e gelati

Impossibile negare che la capitale sia una città molto trafficata. Nel mio viaggio in Giamaica ho alternato momenti di estrema solitudine e contatto con la natura, ad altri di puro caos. Qui però, anche il caos non ha accezione negativa, ma è allegro anche il modo in cui lo vivono. Ho deciso di seguire la folla e mi sono addentrata fra le vie di questa pazza città. Il profumo di cibo che usciva dai locali non mi ha fermate e ho continuato dritta verso la mia meta: Devon House.

La classica residenza coloniale, che fece costruire nel 1881 George Stiebel, il primo milionario di colore giamaicano. Oggi la villa è visitabile, così come l’immenso giardino che ospita ristoranti e una famosa gelateria. l’I-Scream è considerato persino dal National Geographic uno dei migliori al mondo. Il segreto? La frutta fresca giamaicana che viene utilizzata nelle preparazioni. Posso confermarlo? Direi di si!

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Non potevo poi perdermi una pausa in uno dei tanti caffè della città, dove degustare un tanto agognato Blue Mountain. Si tratta di un caffè molto pregiato, coltivato solamente in una piccola porzione di territorio, sui versanti più alti delle montagne locali. Inoltre, è l’unico caffè al mondo ad essere confezionato in barili di legno. Tanto importante da avere un rito da seguire nella preparazione e nella degustazione, accuratamente spiegato durante l’assaggio.

L’incontrastata natura del viaggio in Giamaica

Il verde è ovunque. Le sfumature degli alberi si fondono con lo smeraldo delle acque caraibiche. Tante attrazioni, ormai turistiche, ma anche tanti luoghi ancora incontaminati, che il mio host mi suggerisce prima di uscire di casa. Talmente off roads che non mi ricordo né il nome, né tantomeno come arrivarci. Uno di questi sentieri mi ha portata ad una bellissima cascata, dove l’unico essere umano ero io. Si sentiva solo il suono degli animali e dell’acqua. Acqua che dopo poco tempo ha iniziato a scendere anche dal cielo.

Di tanto in tanto, presso qualche incrocio stradale, comparivano dei chioschi di frutta fresca. Dopo un anno in Florida, dove il cibo non aveva alcun sapore, provare avocado, mango, cocco, appena tagliati dagli alberi, è stata un’emozione bellissima.

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Cosa mangiare in Giamaica

Un viaggio in Giamaica senza provare la gastronomia locale, non può dirsi completo. Non ho mai mangiato in ristoranti della capitale, ma solo in chioschi lungo la strada e locali in piccoli paesi. Sono rimasta estasiata dai sapori che riescono ad ottenere usando le spezie e tanti tagli di carne che noi consideriamo scarti. Ricordo con immenso piacere la zuppa di zampe e colli di gallina mangiata durante una festa a cui sono stata trascinata da gente che nemmeno conoscevo!

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Il piatto nazionale è però il Jerk Chicken. Jerk è il nome delle spezie che vengono utilizzate per insaporire i piatti, ma anche lo strofinamento che si compie per aromatizzare bene il tutto e anche la modalità di cottura. Una marinatura a cui vengono aggiunti aglio, cipolla, peperoncini Scotch Bonnet, timo, prezzemolo, zucchero e pepe. Una volta pronto viene cotto direttamente sulla brace.

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Ho mangiato molti stufati di montone, capra, maiale e zampe di mucca, sempre accompagnati da riso al latte di cocco e fagioli. Da non perdere anche i jamaican patties. Li ho provati alla Devon House e sono molto simili alle empanadas. Il ripieno è molto vario, esistono le versioni vegetariane, quelle a base di pollo o di maiale, la prerogativa è la presenza delle spezie.

Io credo sia impossibile non innamorarsi della Giamaica. Rivivendo passo dopo passo questo viaggio, sento di aver ancora molto da scoprire e da esplorare.

11 Risposte a “In viaggio in Giamaica: cosa non perdere”

  1. E’ una meta che ispira molto al mio compagno, per il suo lato verde. Sicuramente se mai andremo seguiremo la tua strada, scegliendo le zone più autoctone e soprattutto mangiando ai chioschi, la cosa che più adoriamo fare! Questi piatti sembrano molto interessanti. Quando mi manca andare in un paese con una cultura completamente diversa dalla nostra!

  2. Un nostro amico ha vissuto per anni in Giamaica, vivendo davvero di pochi espedienti. Abbiamo accolto i suoi racconti sempre con entusiasmo sperando un giorno di vedere quei posti magici dal vivo. ma non ci ha mai parlato dei piatti tipici… e tu invece mi hai aperto un mondo!! Chissà che goduria mangiati sul posto!

  3. Ma che paradiso la Giamaica , mi ha sempre incuriosito e direi che leggere delle tue avventure mi ha messo proprio voglia di partire al più presto

  4. I Caraibi hanno il loro splendido perché! Ho visitato parecchie isole nell’area, ma ancora non la Giamaica 🤗 che comunque, vorrei tanto visitare!

    Tante informazioni utili, che serviranno sicuramente quando riuscirò ad andarci!

    Grazie mille.
    Mimì

  5. Non sono mai stata in Giamaica ma i miei genitori sì e se ne sono innamorati: hanno mangiato, tra l’altro, le tue stesse pietanze e le hanno trovate squisite! Che sogno sarebbe, speriamo che la pandemia finisca in fretta e di poter partire verso questi lidi!

  6. E’ da tanto che desidero andare in Giamaica, è un paese che mi attira moltissimo perchè mi da l’idea di una atmosfera molto rilassata e uno stile di vita molto tranquillo. Chissà quando riuscirò ad andarci?

  7. Grazie a questo articolo e, soprattutto, a queste bellissime foto, ho potuto viaggiare un po’ con la mente. Non mi sono mai spostata oltre Oceano, il mio viaggio più lungo è stato in Thailandia, ma sono sempre più affascinata dal Sud America e dai Caraibi. Chissà.. sperando di poterci andare presto!

  8. Rimando il viaggio in Giamaica da troppi anni. Ho girato tantissimo i Caraibi e anche le isole vicine, ma, per svariati motivi, non sono ancora riuscita a sbarcare su quest’isola, piena di natura e, leggo, di cose buonissime! Ma prima o poi, ci arrivo!

  9. Che bello! E’ un posto da paradiso, ti invidio parecchio! Una guida ricca di tante informazioni utili, grazie!

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