Luoghi da visitare in Centro Italia (con deviazione al Nord)

Dovrei istituirla come tradizione: la tre giorni stagionale. Mi prendo del tempo, stacco la spina e scopro i migliori luoghi da visitare in Centro Italia, con qualche piccola tappa culinaria al Nord. Quest’autunno ho deciso farla un po’ così, allo sbaraglio (ma non troppo).

3 giorni, 7 treni, 2 autobus, 8 città, svariate centinaia di chilometri e tanta, tanta bellezza negli occhi.

Bologna e il suo mare

Si narra che dal Parco della Montagnola anticamente si avesse una vista dall’alto delle spiagge bolognesi; mmm, forse è solo una vecchia leggenda popolare, o forse chi mi ha raccontato questo strano aneddoto, sa inventarsi davvero delle belle storie. Fatto sta, che tra le tante inventate, qualcuna era anche vera, come quella delle frecce nel portico di palazzo Isolani. Si narra che una nobildonna venne accusata di adulterio dal proprio marito, che per vendicarsi, assunse tre arcieri. La donna, scaltra e molto bella, fece cadere le proprie vesti rimanendo nuda distraendo gli arcieri che scagliarono le frecce sulla volta del portico, mancandola in pieno. Ma Bologna è anche un lampione che si illumina ogni volta che un bambino nasce, è una cascata tra le abitazioni ed è anche l’autunno in tasca. Tra un piatto di tortellini vista due Torri e racconti di artisti e ispirazioni conditi da spezie, non avrei potuto chiedere un’inizio migliore.

Pesaro e il treno perduto

Ho conquistato una mezz’ora a Bologna, ma ho anche guadagnato una corsa tra le vie di Pesaro. Non era una tappa prevista nel tour fra i luoghi da visitare in Centro Italia, ma già che c’ero, ne ho approfittato. La città delle quattro M: mare, monti, musica e maioliche, ha dato i natali a Rossini. Tra lanterne e ombrelli, ho passato tutto il tempo a testa in su, imbattendomi anche nel ricordo di Mirko, il cantante dei Camillas, un gruppo di Pesaro:

E vorrei vederti un po’ più da vicino
per darti un bel bacio sul collo davvero,
toccarti una mano, toccarti due mani
e darti un bel morso sul braccio davvero

Ancona e il tramonto al porto

Nessuno mi aveva mai parlato di Ancona, alchè pensavo non fosse nulla di speciale, ma appena ho iniziato a camminare dalla stazione al centro, ho capito che me ne sarei innamorata. Ok, io ho l’infatuazione facile, ma tra la mole vanvitelliana, la Cattedrale di San Ciriaco e i vari archi romani, non potevo restare indifferente. Ci sono luoghi che mi hanno colpita più di altri, e forse visitarli in autunno ne ha aumentato il fascino, a partire dal Passetto. Una passeggiata sul mare, caratterizzata dai grottini utilizzati dai pescatori per dare riparo alle loro imbarcazioni; il suono del vento e delle onde infrante con leggerezza sugli scogli cullavano la mia mente, che negli ultimi tempi era in burrasca. Per terminare quel processo di guarigione di cui avevo bisogno, mi serviva solo una cosa: un tramonto. Come sempre sono riuscita a finire in posti illeciti e in proprietà private, ma vedere il sole calare tra le navi del porto è stato proprio quello di cui avevo bisogno. Parte del tutto, pur essendo da sola.

Sirolo e il mare dei Caraibi

Era da parecchio che nella mia mente vagava il pensiero dei sentieri e delle spiagge del Conero. E quello scenario è riuscito a zittire persino me. Un percorso tra la vegetazione non ancora intaccata dall’autunno, fino ai punti panoramici sulle spiagge adriatiche che non hanno nulla da invidiare a quelle oltreoceaniche. Due passi con dei simpatici viandanti recanatesi e un acquazzone ai Sassi Neri, in ogni piccola cosa, mi sentivo parte del tutto.

Modena e l’Osteria

Ennesima corsa, stavolta per accaparrarmi un piatto di passatelli. Silenziosa e sulle sue, Modena mi accoglie con una leggera pioggerellina e mi circonda con la sua street art. Ma io ho una meta precisa: l’Osteria Francescana, così solo per vedere dove è nata l’iconica crostata, dove i premi non stanno neanche più sulle mensole. Alla fine solo una pecca: nessuna cartolina portata a casa dall’autunno modenese.

Questo è stato il mio tour e queste sono state solo alcune delle emozioni provate lungo il tragitto. Sono tornata con le idee più chiare, i pensieri più leggeri e la voglia di rifarlo al più presto!

Grazie a coloro che ho incontrato.