Il risotto pasta di salame e bonarda è un classico della tradizione gastronomica dell’Oltrepo’ Pavese. Non da meno, è anche il mio comfort food quando sento la mancanza di casa.
il Carnaroli è il re dei risi, così viene definito dai più esperti, e trova nella Lomellina il territorio adatto alla sua coltivazione. questo tipo di riso deriva da un incrocio fra due varietà: il Vialone e il Lencino. Si tratta di una varietà difficile da coltivare, ma facile da contraffare, quindi prestate attenzione alle etichette.
La pasta di salame, come dice il nome, è l’impasto che si utilizza per la preparazione dell’omonimo insaccato, questo caso consumata prima. Carne di maiale selezionata e speziata per assumere quei sapori caratteristici.
La Bonarda non richiede presentazioni. Una DOC pavese costituita da Croatina, pare debba il suo nome ai Longobardi. L’accostamento delle due parole Bono e Hard significa infatti coraggioso e forte, caratteristiche che sicuramente appartengono a questo vitigno.
C’è chi dice che scaldato il giorno dopo sia ancora più buono, ma non ho mai avuto modo di provare questa teoria: è sempre finito prima!
Ingredienti per 4 porzioni di risotto alla pasta di salame e bonarda
- 320 griso Carnaroli
- 200 mlbonarda Oltrepo’ Pavese
- 250 gpasta di salame
- 1scalogno
- 40 gparmigiano Reggiano DOP
- 40 gburro
- 1 lbrodo di carne
- olio extravergine d’oliva
Procedimento
Per preparare un risotto alla pasta di salame e Bonarda, occorre avere un buon brodo di carne come base. Quindi lo si prepara con biancostato di manzo , ossi di carne bovina, carote, cipolla e sedano.
Il passo successivo è la preparazione del soffritto a base di scalogno e olio evo, in cui andrà messo a tostare il riso.
Una volta a temperatura, si aggiunge la pasta di salame e si prosegue la cottura per alcuni minuti.
Sfumare ora con la Bonarda, abbassando la temperatura per far sfumare il vino.
Portare a cottura completa con il brodo di carne.
Mantecare a fuoco spento con burro e parmigiano. attendere un minuti, mescolare e servire!
