WWOOFing in Olanda – Oldekerk

Questa avventura, la prima all’estero per il mio blog, è speciale per me. Tutto è iniziato per caso, quando un pomeriggio ho scoperto il progetto di WWOOFing in Olanda. Ma che cos’è? In parole povere è uno scambio che avviene tra persone che mettono a disposizione le proprie capacità nella realizzazione lavori quotidiani presso degli Host in cambio di vitto e alloggio.

La scelta di andare a fare WWOOFing in Olanda è stata del tutto casuale, ma ripensandoci col senno di poi, è stata un’ottima scelta. Mi sono iscritta, ho contattato vari host, quand’ecco che arriva la risposta che aspettavo; la fattoria di Lucie a Oldekerk cerca una WWOOFer. Faccio le valigie e parto!

Oldekerk, la piccola cittadina della provincia di Groninga

Situata nel mezzo di una verdeggiante pianura tra canali e fattorie olandesi, si trova la proprietà di Lucie, una grande casa tipicamente olandese, con un giardino immenso e 7 piccoli maialini. I lavori svolti in queste settimane sono stati disparati, dal dipingere la casa al tagliare l’erba del giardino, dal costruire oggetti in legno al creare animali con la lana. Nel tempo libero avevo la possibilità di visitare i dintorni, con le classiche biciclette ed esplorare le varie fattorie.

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In uno dei tour sono incappata in un allevamento di struzzi; ne ho approfittato e ho preso un uovo. Un uovo di struzzo equivale a 25 uova di gallina, quindi diamoci da fare a cuciniamo! Lucie prepara una deliziosa torta, mentre io lo voglio provare classico e ci faccio una frittata alle erbe come consigliato dall’allevatore. Il risultato è ottimo in entrambi i casi; al palato risulta delicato e spumoso e averlo provato per la prima volta è stato faticoso per l’apertura, ma soddisfacente per il sapore!

WWOOFing in Olanda: un viaggio alla scoperta dei cibi tradizionali

Ovviamente i più importanti piatti tipici olandesi sono a base di patate, ma quello che mi ha più convinta è stato il piatto mangiato a casa dell’arzilla mamma di Lucie: aringhe crude su pane di segale (Roggebrood) e cipolle a condire il tutto. Nella sua semplicità ha davvero lasciato il segno.

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Durante le calde giornate olandesi, Lucie mi ha insegnato a fare il loro pane tipico e a preparare la ricca insalata di aringhe (con barbabietole, mele, patate, erbe, maionese, olio, miele, aceto e cipolle). Ho anche imparato a cucinare le suo burrosissime torte; così mi sono sentita libera di insegnarle qualche ricetta italiana! Pasta fresca al pomodoro, risotto con la zucca, pizza e minestrone per ricambiare la sua immensa gentilezza. E pare abbiano sinceramente apprezzato in casa!

La mia passione per i supermercati

Devo confessarvi un segreto. Ho una strana passione quando viaggio; ho il vizio di entrare in tutti i supermercati per vedere quali sono le abitudini culinarie del posto. Vogliamo perdere quest’abitudine durante il primo WWOOFing in Olanda? Direi di no, infatti qui ho trovato molti dolci, ravioli in lattina, salsine a non finire e gouda, gouda ovunque.

Ho notato fin dall’inizio le loro strane usanze: a colazione burro d’arachidi, codette di cioccolato, burro, pane fresco e mostarda, mentre a pranzo si alternano le varie portate a bocconi di pane e nutella, accompagnando il tutto con drink al latticello.

L’isola di Schiermonnikoog: un’esperienza da WWOOFing in Olanda

Un lunedì Lucie mi ha portata sulla meravigliosa isola di Schiermonnikoog. Al mattino presto prendiamo la nave e arriviamo in questo paradiso terrestre, tra aironi, foche, granchi e canocchie. Il paesaggio è una distesa infinita di sabbia che cambia a seconda della marea, con un caratteristico bar/palafitta che trasmette musica di Bob Marley. Quest’atmosfera mi ispira a scrivere il mio diario di viaggio. La giornata prosegue visitando l’isola in lungo e in largo, con i suoi bunker risalenti alla seconda guerra mondiale e le sue tipiche costruzioni olandesi, con una meritata pausa gelato!

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Lucie è l’hobby della lana

Ogni sera, armata di ago e gommapiuma, inizia a lavorare e a dar forma, e in un certo senso vita, a quelle creature. Sono così simili a quelle reali che davvero sembra che da un momento all’altro possano iniziare a muoversi. Così fiera del suo lavoro, riesce a trasmettere anche a me la sua passione; e da buona scolara, mi metto all’opera.

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Durante quest’esperienza sono venuta a contatto con persone differenti, ma ognuna a modo suo è riuscita a lasciare un segno. Disponibili, interessati alla mia storia, al percorso, alla vita; tutti sono stati gentili e hanno voluto mantenere i contatti. Ho apprezzato lo stile di vita semplice e rispettoso che hanno, la passione che mettono in ciò che fanno e la forza di volontà dopo tutte le peripezie che passano.

Mi piacerebbe un giorno avere la consapevolezza di poter essere come loro; come tutte le persone che ho incontrato lungo i miei viaggi, un insieme di caratteri, filosofie e usanze tali da potermi rendere una persona migliore. Una persona come Lucie. Fare WWOOFing in Olanda è stata un’esperienza incredibile, che spero di ripetere presto!

Per maggiori informazioni, vi consiglio di consultare il sito ufficiale di WWOOF Italia.

16 Risposte a “WWOOFing in Olanda – Oldekerk”

  1. Ho sentito parlare del WWOOFING tanti anni fa, grazie al mio precedente lavoro, e ho conosciuto diverse persone che hanno provato questa esperienza: deve essere un modo speciale di viaggiare e di entrare in contatto con la cultura di un posto.
    Non farmi pensare all’aringa cruda a quest’ora: che fame!

  2. Una volta abbiamo fatto la frittata con un uovo di strutto… sono servite tre padelle!!! Che meraviglia questo WWOOFing . Non sapevo che Si potessero scambiare le proprie abilità in viaggio. Devo approfondire.

    1. Esistono molte iniziative del genere, questa mi è piaciuta fin da subito per il contatto con la natura

  3. Non avevo mai sentito parlare di woofing, ma penso che sia un progetto molto originale e anche utile per chi vuole girare il mondo risparmiando. Credo che sia molto utile soprattutto ai giovani, ma può ancdare bene per tutti!

    1. Si ,anche perchè il genere di attività da svolgere è davvero infinito, quindi si adatta bene a tutti!

  4. Wow ma che esperienza incredibile hai vissuto😍 è questo un po’ il senso del vero viaggio… vivere il posto come le persone che lì ci vivono per davvero❤

    1. Esatto, l’obiettivo era proprio questo! E direi che con il wwoofing ci sono riuscita in pieno!

  5. Bellissimo progetto, quello del woofing, non solo per viaggiare spendendo meno, ma anche per conoscere davvero le culture diverse dalla nostra. Un viaggio autentico, arricchito dal contatto vero con le persone che quel luogo lo vivono e lo fanno. Quindi brava, ti seguirò nelle tue peregrinazioni, tra ricette, lavori, luoghi e abitudini alla scoperta del mondo!

    1. Mi ero ripromessa di rifarlo infatti, magari in Asia, continente che non ho mai visitato!

  6. Un progetto interessante per entrare in contatto con realtà locali e mettersi anche alla prova in attività diverse, non ordinarie. Un’esperienza di vita che ti sarà sicuramente servita

  7. So che il WWOOFING è molto presente nei Paesi anglosassoni come l’Australia, mentre da noi non è diffuso quasi per nulla, anzi a dire la verità non ne ho mai sentito parlare. Penso che sia un’esperienza straordinaria, un modo per imparare a vivere a contatto con persone di altre culture e in un contesto diverso dalla nostra zona di comfort.

    1. In realtà esistono molti host e molti wwoofers anche in Italia! Entrando in questo mondo forse si viene a contatto con altri ‘addetti ai lavori’, ma ti assicuro che sono in tantissimi!

  8. Una splendida iniziativa il WWOOFing in Olanda e tu hai fatto benissimo a testarlo!

    Ho letto di un fiato la tua esperienza e devo dire che traspare tutto il tuo coinvolgimento! Come anche mi piace moltissimo il tuo amore di girare per i supermercati! Quanto si impara degli usi culinari dei luoghi. ..

    Complimenti davvero!

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