Tra Gargano e Alta Murgia: alla scoperta dei suggestivi borghi pugliesi

Si è da poco concluso il viaggio alla scoperta dei borghi pugliesi sulla scia della storia, della cultura e del buon cibo. Cinque giorni, otto persone, un van, svariati alloggi e ristoranti per immergersi nella Puglia autentica, quella che merita di essere scoperta.

Il Patrimonio Unesco al servizio del Sacro Romano Impero

Impossibile non iniziare il viaggio scoprendo Castel del Monte. La celebre fortezza voluta da Federico II di Svevia si erge sull’altopiano pugliese delle Murge. Conosciuta per essere raffigurata sulle monete italiane da un centesimo, questa costruzione è censita nella lista del Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Una forma geometrica particolare e tante storie che la circondano, la rendono uno dei luoghi più visitati dell’intera regione.

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Un ottagono che richiama la passione che Federico II ha sempre mostrato verso la perfezione geometrica. L’imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia ha fortemente voluto questa forma come risultato fra il simbolo della terra (il quadrato) e quello del cielo (il cerchio). Sembra quasi voler rappresentare un cammino che da una dimensione porti all’altra.

Il numero otto compare quasi ossessivamente all’interno di questo edificio. Dal numero dei lati e delle torri, fino alle sale interne ospitate su ciascun piano. Da non trascurare anche la posizione di Castel del Monte, si strategica, ma anche studiata astrologicamente per consentire particolari giochi di luce e ombre durante solstizi ed equinozi. Sono, infatti, due i giorni all’anno in cui un raggio di sole, entrando nella finestra collocata nella parete sudorientale, illumina quella zona del castello dove un tempo era posizionato un bassorilievo.

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Bassorilievo che, come molti altri elementi all’interno del castello, non è possibile ammirare a seguito dei saccheggi e depredazioni che di cui fu protagonista dal 1600. Molte leggende sono sorte attorno a questa costruzione, come quella che la vede come un tempio dedicato alla purificazione e alla tolleranza religiosa. I sistemi di canalizzazione presenti all’interno del castello lo hanno anche associato ad un hammam arabo, dove poter rigenerare corpo e spirito.

Info pratiche

Biglietto intero: € 9,00 (€ 12,00 cumulativo con il castello di Trani)

Il servizio navetta collega il parcheggio al castello, ma è possibile raggiungerlo anche a piedi.

Un pellegrinaggio nei borghi pugliesi: Monte Sant’Angelo

Se anche voi, come me, siete appassionati di misteri e curiosità, avrete sicuramente sentito parlare della Linea di San Michele. Si tratta di una linea immaginaria di oltre duemila chilometri che percorre l’Europa sulla scia dei monasteri dedicati a San Michele. Monte Sant’Angelo è una di queste tappe, nonché conclusione della Via Micaelica.

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Siamo nel cuore del Gargano in uno dei borghi pugliesi più visitati dal turismo religioso e non solo. Un paesaggio sovrannaturale, sembra di essere in un romanzo fantasy, arroccati sul Gran Burrone. Il sentiero tortuoso che dal golfo di Manfredonia porta al borgo merita da solo il viaggio. Anche in una giornata fredda e uggiosa offre scorci unici e gradazioni di colori che cambiano in base alla luce del sole.

Le vie che conducono al santuario sono un’esposizione a cielo aperto di prodotti tipici, come il pane e le ostie ripiene, e di artigianato locale, come le maschere di cuoio. Un po’ come il Tardis di Doctor Who appare diverso e più grande se visto dall’interno piuttosto che dall’esterno. Le rampe delle scalinate conducono alla grotta che custodisce l’orma di San Michele, movente che ha reso così celebre questa basilica. Pare, però, che fosse già luogo di culto in epoca precristiana; a testimonianza di questa teoria ci sono stati scavi nell’adiacente necropoli. Qui sono state trovate salme con in bocca una moneta, l’antica forma di pagamento per essere traghettate nell’aldilà.

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Nella parte inferiore, la più antica del complesso, è possibile visitare un museo che racchiude tutto quanto è stato rinvenuto durante gli scavi e i lavori. Un vero e proprio mix culturale dove le testimonianze cristiane sono pacificamente esposte accanto a quelle pagane.

Info pratiche

Per la visita ai Musei Tecum del Santuario (che comprendono le cripte longobarde, il museo lapidario e il museo devozionale): € 9,00 (€ 11,00 con audioguida)

Bovino: l’emblema dei borghi pugliesi romantici

In provincia di Foggia, a cavallo fra i Monti Dauni e la valle del Cervaro sorge il comune di Bovino. Una delle scoperte che più mi ha affascinata in questo viaggio fra i borghi pugliesi per la sua architettura che sembra essersi fermata a qualche secolo fa e per l’atmosfera che si respirava fra i suoi vicoli. Si tratta di un antico possedimento romano che vide passare anche Annibale, poco prima di intraprendere la battaglia di Canne.

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Non è un caso, secondo me, che sia stato inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia. Bovino ha subito un passato difficile in seguito alla distruzione avvenuta per mano dei bizantini di tutto quel trascorso romano che l’aveva resa municipium, e quindi di potersi dotare di un governo autonomo. Furono sempre i bizantini a riedificarla con nuove mura difensive che però non resistettero agli attacchi dei saraceni e, successivamente, a Ottone I.

Durante la dominazione di Federico II, Bovino vivette un periodo di prosperità che si protrasse fino agli anni del brigantaggio. Oggi quello che si può vedere è la storia stratificata che viaggia tra le vie pavimentate con la pietra di fiume ed entra negli edifici sotto le volte a botte in mattoni. Panni stesi sulle corde appese tra le case e il profumo della legna che inizia a vagare nell’aria. Sembra un piccolo presepe all’alba, quando la gente ancora è nelle case al caldo e si sta apprestando a fare colazione.

Info pratiche

Un consiglio sul pernottamento: Camera a Sud. Un affittacamere nel centro di Bovino dove è possibile immergersi nella storia tra antichi e sfarzosi lampadari in camere completamente ristrutturate e dotate di ogni comfort. Non perdete l’occasione di conoscere la padrona di casa, vi allieterà con storie di vita e ricette tradizionali.

Consiglio numero due: dove mangiare in uno dei borghi pugliesi più belli. Origini Bistroquet è la perfetta unione della cucina tradizionale pugliese e quella più moderna, con contaminazioni provenienti dal nord Italia. Dopo la carrellata di antipasti locali ho degustato il risotto con zucca, porcini e tartufo. Un connubio vincente, ma difficile da equilibrare. Qui i sapori si sposavano alla perfezione, nessun ingrediente prevalicava e all’assaggio era una vera e propria sinfonia. Un secondo che difficilmente dimenticherò: la guancia di vitello brasata. Penso che ritrovare una tenerezza tale nella carne sarà molto difficile dopo questo assaggio. Un vero capolavoro, così come il panettone al cioccolato, che mi ha riportata fra le nebbie della Pianura Padana, pur seduta ad un tavolo pugliese.

Tra borghi pugliesi e canyon: Gravina in Puglia

Scelta come location per film ed eventi unici, Gravina in Puglia rientra sicuramente fra i borghi pugliesi da non perdere. Una calorosa accoglienza quella che ho ricevuto insieme ai miei compagni di viaggio in questo comune della città metropolitana di Bari. Siamo nel parco nazionale dell’Alta Murgia e il paesaggio richiama quello dei canyon oltreoceano.

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Anche qui, a Gravina, è presente uno dei canyon più imponenti d’Europa. Generato dall’azione erosiva dei corsi d’acqua, è un quadro dove poter ammirare e visitare grotte, guglie e formazioni rocciose che vi toglieranno il fiato (ancor di più se viste con i caldi colori dei tramonti pugliesi). Tra le varie attrazioni, molto suggestivi sono i siti rupestri. Ottanta luoghi risalenti alla preistoria e impiegate anche nei successivi secoli come tombe e luoghi di culto.

Una città che etimologicamente offre grano e vino, ma che storicamente ha lasciato un patrimonio ancora più immenso. Il ponte dell’acquedotto ne è il perfetto esempio. Scelto come scenario per ambientare alcune scene di 007, è un vero gioiello da scoprire. Riedificato dalla famiglia Orsini nel 1722, dopo che un sisma distrusse il precedente, aveva lo scopo di collegare il centro di Gravina di Botromagno alla chiesa della Madonna della Stella.

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È stato amore a prima vista con la le Cantine di Cavato San Marco. Immergermi nelle profondità è stato come abbandonare le mie preoccupazioni lasciandole in superficie, per tuffarmi tra cunicoli e scale per scendere al centro della terra. Le case di Gravina sono sempre state edificate sfruttando il tufo di cui è composto il terreno. Scavando si sono formati questi spazi sotterranei che sono stati poi impiegati come abitazioni, depositi, chiese e antichi luoghi di culto. Un’esperienza da non perdere per comprendere meglio la conformazione e la storia di uno dei più bei borghi pugliesi.

Info pratiche

Quest’anno si terrà la seconda edizione di Gravinae NativitasAntichi mestieri in presepe. Il centro storico si anima con un presepe vivente inserito in un contesto storico e paesaggistico unico nel suo genere. Più di 150 figuranti in costume interagiranno tra di loro e con il pubblico per rappresentare la natività.

Tappa bonus

In un itinerario tra Gargano e Alta Murgia vi consiglio di fermarvi in una località sui Monti Dauni celebre per la sua storia, ma anche per un dolce particolare. Sto parlando del borgo di Troia, antico insediamento di cacciatori che divenne un importante centro durante il periodo greco e romano. Sono molte le attrazioni da visitare, come la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta con il suo splendido rosone. Una cosa, però, è assolutamente imperdibile: la Passionata.

Si tratta del dolce tipico locale, nato nella Pasticceria Casoli proprio sotto al rosone della cattedrale. Crema di ricotta (mucca, pecora, bufala) su una pasta biscotto ricoperta da mandorle pugliesi. Sono undici le varianti che si possono degustare: dalla classica, fino all’eccezionale versione alle nocciole, passando per le più eccentriche al Moscato di Trani e al Nero di Troia.

Se siete rimasti con me sino ad ora e non avete ancora prenotato le vostre prossime vacanze in Puglia, forza! Correte a farlo ora, perchè so per certo che non ve ne pentirete.



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