Il peperone di Voghera è ora Presidio Slow Food

Da sempre di grande importanza per l’agricoltura locale, il peperone di Voghera ha ora raggiunto un importante traguardo: il riconoscimento come Presidio Slow Food.

La storia del peperone di Voghera

La prima testimonianza scritta sul peperone di Voghera risale ai primi anni del Novecento, quando la Rivista di Patologia Vegetale tratta il tema della malattia di questo prodotto. Le testimonianze più vive e importanti sono, però, quelle tramandate oralmente da padre in figlio. Tutte le tecniche che ancora oggi vengono messe in pratica sono giunte sino a noi grazie alla memoria delle generazioni passate.

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Proprio da questi racconti sappiamo che il peperone di Voghera era conosciuto come Peperone Bianco. Il motivo è rintracciabile nel colore verde pallido che lo caratterizzava. Tra gli anni ’20 e ’50 del Novecento ha trovato commercio in tutto il territorio nazionale, fino a giungere negli Stati Uniti d’America.

Dopo questo periodo ha subito un drastico calo dovuto alla malattia che ha colpito le coltivazioni e ne ha bloccato la produzione. Solo nel 2006 è ricominciata quest’avventura grazie alla passione dei produttori e della gente del posto.

Le caratteristiche del peperone di Voghera

Un sapore dolce e facilmente digeribile grazie alla poca quantità di acqua presente al suo interno. Proprio questa è la caratteristica che ha reso il peperone di Voghera un prodotto di successo nel corso del tempo.

Anche la forma lo rende unico nel suo genere. Si tratta di un peperone cubico a quattro coste dal colore verde chiaro, che a volte assume toni gialli- aranciati. Un vegetale ricco di vitamine C, E, carotenoidi e capsaicina.

Per via di tutte queste proprietà trova molto spazio in cucina. Sono in molti gli estimatori che lo prediligono crudo, per assaporarne tutte le sue qualità in purezza. Una ricetta tipica dell’Oltrepò Pavese è la Salsa Peverata, da accompagnare al bollito. A base di peperoni farina, uova, aglio, capperi, acciughe, sedano, olio, noce moscata, sale e pepe è ottima servita con le carni.

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La sagra e la nomina a Presidio Slow Food

Dal 2017 e grazie a Teresio Nardi, è possibile partecipare alla sagra dedicata al peperone di Voghera. Un modo per ampliare il mercato e per far conoscere questa eccellenza dell’Oltrepò Pavese a più pubblico possibile.

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Ad oggi i produttori di questo vegetale sono riuniti in un’associazione chiamata PepeVo, che si occupa di tutelare il prodotto divulgandone l’identità. Sei produttori che oggi aderiscono al Presidio. Una conquista arrivata dopo anni di fatiche e di studi che oggi hanno riportato questo ortaggio al centro della cronaca e dei consumi italiani.



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