Costa Pelata, un itinerario tra trekking e battaglie

L’Oltrepò Pavese è una fitta ragnatela di percorsi e sentieri, ma la grande maggioranza è poco conosciuta o battuta. Oggi percorreremo insieme un itinerario ricco di storia e natura, tra panorami e pause merenda con i sapori tipici della zona: il trekking di Costa Pelata.

Coloro che mi seguono da più tempo sanno che qualche tempo fa ho scritto per il National Geographic e La Repubblica un inserto riguardante proprio questo itinerario. Ne ho parlato nel volume 19 della collana Cammini e Sentieri.

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La battaglia di Costa Pelata

Lungo il percorso, nella località di Costa Pelata, situata nel comune di Costa Cavalieri, prima di imboccare la strada provinciale 203, l’occhio cadrà su un monumento e una targhetta sul ciglio della strada. È questo il luogo in cui si commemora il contrattacco dei partigiani locali all’assedio dei nazifascisti del marzo 1945. Fu lo scontro che sancì definitivamente la fine del loro controllo in Oltrepò Pavese e fu, come recita la stele ‘la battaglia decisiva per la storia delle nostre montagne’.

Un’escursione tra le colline

  • Distanza: 20 km
  • Dislivello in salita: 665 m
  • Partenza/ arrivo: Borgo Priolo
  • Punti d’interesse: Borgo di Fortunago, Castello di Stefanago

Il tracciato della Costa Pelata è percorribile ad anello, andando a toccare località come Borgoratto Mormorolo, Fortunago, partendo da Borgo Priolo. Dalla piazza del municipio, lasciando alle spalle il murales dell’artista belga Guy De Jong, inizia la salita verso Staghiglione, famosa per i Brasadè, le ciambelle tipiche della zona. Seguendo il sentiero, tra vari sali e scendi, si arriva a Monte Fratello con la sua visuale a 360 gradi sulle vallate circostanti.

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Qui è il momento di prendere il bivio a destra, percorrendo il crinale che giunge fino al comune di Borgoratto Mormorolo; a questo punto del sentiero si dovranno seguire le indicazioni per Costa Cavalieri, la tappa successiva. Questo tratto di costa offrirà la possibilità di ammirare i vigneti, le caratteristiche casette utilizzate dai cacciatori e la fauna locale. Proseguendo si avrà modo di capire l’origine del nome della Costa: i prati aridi che ricoprono le sponde delle vette, ricordano quasi una testa Pelata, motivo del nome caratteristico.

Giunti al luogo della battaglia, ci si incammina verso Fortunago, uno dei Borghi più belli d’Italia, nonché antica dominazione celtica. Il nome significa ‘casa presso l’acqua’, infatti, a sostegno della tesi è stata trovata una sorgente al centro del paese. Si continua prendendo il sentiero verso Stefanago, arrivando al castello, antico possedimento celtico e successivamente romano, oggi sede di un’azienda vitivinicola biologica. Qui il paesaggio diventa più dolce, circondato da campi coltivati e vigneti che seguono le sinuose curve delle colline pavesi. Dopo il tratto pianeggiante, inizia ora la discesa che ricondurrà a Borgo Priolo, passando per le località Pietra e Casa Boatti.

Dopo tanta fatica, una pausa trai prodotti locali

L’Oltrepò Pavese offre un’ampia varietà di prodotti a livello enogastronomico: dai rinomati vini, ai gustosi salumi. Dopo aver percorso molti chilometri, il modo migliore per rifocillarsi è fermarsi in alcuni dei molti punti ristoro sparsi lungo il tracciato. Ma quali sono i prodotti che possiamo trovare o che hanno fatto la storia di queste località?

In ordine di percorrenza incontriamo Staghiglione; come precedentemente accennato è un borgo conosciuto per i Brasadè. Queste ciambelle sono storicamente confezionate come se fossero una collana per essere donate ai cresimandi; la tradizione ottocentesca è portata avanti ancora oggi, con la Sagra che ogni anno si tiene nel periodo pasquale.

A Costa Galeazzi è possibile imbattersi in un esempio di bioarchitettura visitando la Casa di Paglia, l’azienda agricola-agriturismo con prodotti a km 0 ed eventi dedicati alla scoperta del territorio.
I malfatti di Fortunago vi faranno tornare indietro nel tempo, quando questa ricetta povera nacque per sfamare le famiglie numerose; alla base di questo piatto ci sono infatti pochi ingredienti e facilmente reperibili come il pane, la ricotta e le erbette. Oggi si propongono conditi con ragù o con burro e salvia e fanno parte della tradizione culinaria pavese.

L’Oltrepò è famoso per i suoi eccellenti vini e saranno molte le aziende vinicole lungo il percorso, ma per un’esperienza differente è consigliato il Birrificio Stuvenagh. La traduzione dalla lingua celtica di questo nome, dice Stefanago, proprio come il borgo dove si trova. Le birre artigianali hanno profumi e sapori particolari e ricercati, dal mosto dell’uva biologica ai cereali coltivati dalla stessa azienda agricola.



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